www.rifondazione.it |
Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, ha tenuto la puntata n. 34 del programma “Contacto con Maduro”, presso il Liceo Andres Bello, a Caracas. Mi è molto cara questa annotazione, avendo avuto l'occasione e l'onore, nell'ambito di una missione di solidarietà e di interscambio nel Venezuela Bolivariano e Socialista, nel 2010, di incontrare e stringere un protocollo di intesa proprio con questo, prestigioso e pionieristico, liceo.
Durante la trasmissione del programma radiofonico e televisivo, Nicolas Maduro ha tirato le conclusioni del II Congresso Nazionale dell'Organizzazione Bolivariana degli Studenti e delle Studentesse (OBE), al quale più di un migliaio di portavoce degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori a livello nazionale hanno partecipato, condividendo e scambiando idee e pratiche, sulle problematiche della scuola, le condizioni degli studenti e delle studentesse, il contributo, innovativo e originale, delle forze studentesche all'avanzamento della Rivoluzione Bolivariana.
Questo evento, così significativo, partecipato, importante, si è svolto a cavallo tra il 12 e il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia e della Rivoluzione Francese in Europa, momento in cui gli studenti delle scuole superiori hanno presentato le proposte da loro condivise e formulate per contribuire allo sviluppo e all'avanzamento del Venezuela. Nell'occasione, con il proprio discorso alla platea studentesca e giovanile, Nicolas Maduro non si è soffermato, tuttavia, solo sulla vicenda nazionale, ma ha immediatamente allargato la prospettiva all'intera situazione internazionale, in particolare europea, con un riferimento assai significativo ed estremamente pertinente alla Grecia.
“Tutta la nostra solidarietà al popolo greco: è terribile quello che l'Unione Europea ha fatto. Tutta la nostra solidarietà al primo ministro Alexis Tsipras, che è stato sottoposto a una pressione brutale; si dovrebbe solo essere nei panni di Alexis Tsipras per sapere quali sembianze abbia il volto del nuovo fascismo finanziario che ha ricattato la Grecia dicendo: "Firma, o ti uccido". Ciò che hanno fatto la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale, non ha nome, e noi non possiamo stare in silenzio, siamo a fianco della Grecia, il Venezuela Bolivariano è al fianco del popolo greco”.
“Il capitale finanziario europeo ha imposto una dittatura feroce e misure insopportabili per la Grecia. Hanno punito la Grecia perché la Grecia ha votato NO al neoliberismo”. Perciò, Maduro ha espresso “tutta la nostra comprensione e tutta la nostra vicinanza al premier Tsipras, nel bene e nel male, siamo con Tsipras e con il popolo greco”. Le misure imposte “cercano di saccheggiare la Grecia, depredarla, annullare i diritti sociali, devastarla e succhiarle il sangue, per cinque anni. Nessuno ricorda che alla Germania è stato condonato il debito di guerra, una guerra di cui è stata responsabile e che ha distrutto l'Europa, mentre oggi non intende condonare il debito della Grecia”.
Maduro ha poi proseguito: “Ciò che viene deciso oggi in Grecia, non riguarda solo la Grecia, si sta decidendo il futuro dell'Europa stessa e di gran parte di ciò che accadrà all'umanità nei prossimi 10, 20, 30 anni, in questo modo lo vediamo dal Venezuela”. Questo dimostra che il modello capitalista e predatorio “è esaurito, è alla fine del suo tempo, lo diciamo dalla America Latina”. Ed oggi il Venezuela, insieme con i Paesi dell'ALBA, continua la propria battaglia contro il modello neo-liberale e la guerriglia economica, la devastazione, il sabotaggio, la sottrazione criminale di generi di prima necessità, nel tentativo di affamare il popolo, la guerriglia mediatica di bugie e dis-informazione contro le autorità e contro il popolo del Venezuela, gli argomenti di quella medesima dittatura, oligarchica e finanziaria, che il neoliberismo, statunitense ed europeo, cerca di imporre ai popoli che alzano la testa ed oppongono la propria dignità al ricatto del capitalismo finanziario.
Venezuela e Grecia, oggi, sulla stessa barricata.
Durante la trasmissione del programma radiofonico e televisivo, Nicolas Maduro ha tirato le conclusioni del II Congresso Nazionale dell'Organizzazione Bolivariana degli Studenti e delle Studentesse (OBE), al quale più di un migliaio di portavoce degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori a livello nazionale hanno partecipato, condividendo e scambiando idee e pratiche, sulle problematiche della scuola, le condizioni degli studenti e delle studentesse, il contributo, innovativo e originale, delle forze studentesche all'avanzamento della Rivoluzione Bolivariana.
Questo evento, così significativo, partecipato, importante, si è svolto a cavallo tra il 12 e il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia e della Rivoluzione Francese in Europa, momento in cui gli studenti delle scuole superiori hanno presentato le proposte da loro condivise e formulate per contribuire allo sviluppo e all'avanzamento del Venezuela. Nell'occasione, con il proprio discorso alla platea studentesca e giovanile, Nicolas Maduro non si è soffermato, tuttavia, solo sulla vicenda nazionale, ma ha immediatamente allargato la prospettiva all'intera situazione internazionale, in particolare europea, con un riferimento assai significativo ed estremamente pertinente alla Grecia.
“Tutta la nostra solidarietà al popolo greco: è terribile quello che l'Unione Europea ha fatto. Tutta la nostra solidarietà al primo ministro Alexis Tsipras, che è stato sottoposto a una pressione brutale; si dovrebbe solo essere nei panni di Alexis Tsipras per sapere quali sembianze abbia il volto del nuovo fascismo finanziario che ha ricattato la Grecia dicendo: "Firma, o ti uccido". Ciò che hanno fatto la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale, non ha nome, e noi non possiamo stare in silenzio, siamo a fianco della Grecia, il Venezuela Bolivariano è al fianco del popolo greco”.
“Il capitale finanziario europeo ha imposto una dittatura feroce e misure insopportabili per la Grecia. Hanno punito la Grecia perché la Grecia ha votato NO al neoliberismo”. Perciò, Maduro ha espresso “tutta la nostra comprensione e tutta la nostra vicinanza al premier Tsipras, nel bene e nel male, siamo con Tsipras e con il popolo greco”. Le misure imposte “cercano di saccheggiare la Grecia, depredarla, annullare i diritti sociali, devastarla e succhiarle il sangue, per cinque anni. Nessuno ricorda che alla Germania è stato condonato il debito di guerra, una guerra di cui è stata responsabile e che ha distrutto l'Europa, mentre oggi non intende condonare il debito della Grecia”.
Maduro ha poi proseguito: “Ciò che viene deciso oggi in Grecia, non riguarda solo la Grecia, si sta decidendo il futuro dell'Europa stessa e di gran parte di ciò che accadrà all'umanità nei prossimi 10, 20, 30 anni, in questo modo lo vediamo dal Venezuela”. Questo dimostra che il modello capitalista e predatorio “è esaurito, è alla fine del suo tempo, lo diciamo dalla America Latina”. Ed oggi il Venezuela, insieme con i Paesi dell'ALBA, continua la propria battaglia contro il modello neo-liberale e la guerriglia economica, la devastazione, il sabotaggio, la sottrazione criminale di generi di prima necessità, nel tentativo di affamare il popolo, la guerriglia mediatica di bugie e dis-informazione contro le autorità e contro il popolo del Venezuela, gli argomenti di quella medesima dittatura, oligarchica e finanziaria, che il neoliberismo, statunitense ed europeo, cerca di imporre ai popoli che alzano la testa ed oppongono la propria dignità al ricatto del capitalismo finanziario.
Venezuela e Grecia, oggi, sulla stessa barricata.
Nessun commento:
Posta un commento